Ognuno di noi ha una storia importante, bella, speciale da raccontare. Ed io lo faccio attraverso la macchina fotografica. Racconto le persone che desiderano vedersi per una volta in una maniera diversa e viversi pienamente.
Sandra è la classica donna che da fuori sembra tutta d’un pezzo, una di quelle donne che sa il fatto suo e nulla può piegare. In realtà è una persona con le sue fragilità e paure, che affronta le sfide di ogni giorno cercando di non farsi sopraffare. Ama sua figlia, una ragazza nel fiore dell’adolescenza, e ama sé stessa, anche se forse si critica più di quanto dovrebbe.
Un giorno decide i volersi regalare un servizio fotografico, “voglio sentirmi bella”, dice. Le propongo di scattare all’aperto, in riva al lago. Lei, dopotutto, è una donna libera che ama camminare a piedi nudi sulla sabbia. Il giorno dello shooting il cielo è nuvolo e crea un’atmosfera quasi onirica. All’inizio non riusciva a sciogliersi, per lei non è stato semplice decidere di farsi fotografare. Ma l’imbarazzo è durato nemmeno 10 minuti. Ha iniziato a giocare con gli abiti che aveva portato e alla fine del servizio si era completamente sciolta. Si è addirittura lasciata andare a un pianto misto di emozione, liberazione e soddisfazione. E mi ha ringraziato.
Questa la sua storia speciale. Ed io mi sento fortunata quando le persone mi lasciano ascoltare le loro vite. Il bello della fotografia documentaristica è anche questo. Dare la possibilità a chiunque di vedere la propria unicità .